esposizioni

2021

The yearning for the irrational

22 agosto - 10 ottobre 2021

TIARATUM WITHIN US IS THE THRESHOLD TO THIS GARDEN Fra gli animali, il mimetismo ha spesso funzione di difesa. Il caso degli insetti noti come “fasmidi” è fra i più significativi, non solo per la loro diversità ma anche per il loro ricco nonché spettacolare repertorio di soluzioni mimetiche per nascondersi dissolvendosi nell’ambiente senza muoversi e fuggire (omomorfismo, omocromia).

Fra gli animali, il mimetismo ha spesso funzione di difesa. Il caso degli insetti noti come “fasmidi” è fra i più significativi, non solo per la loro diversità ma anche per il loro ricco nonché spettacolare repertorio di soluzioni mimetiche per nascondersi dissolvendosi nell’ambiente senza muoversi e fuggire (omomorfismo, omocromia). Pacifici ed innocui, essenzialmente erbivori, assumono le sembianze degli ambienti vegetali in cui vivono, insetto stecco, insetto foglie alcuni sono addirittura capaci di variare in funzione del contesto vegetale in cui si trovano. Questa peculiare strategia difensiva contro eventuali predatori ha suggerito agli entomologi di battezzare questi insetti “fasmidi”, dal greco “phasma”, fantasma.
Elvezia Allari, la cui ricerca artistica nel campo della Fiber art è da tempo ispirata alla natura (ben prima che questo diventasse un must, una componente dominante dell’arte attuale), non secondo un tradizionale disegno rappresentativo o imitativo (mimesi o imitatio), ma procedurale (natura naturans), ha tratto da queste peculiari strategie animali l’opera alla quale ha dato il titolo Fasmide per sottolineare il tributo poetico che deve a quegli insetti sorprendenti e, per alcuni versi, fiabeschi per la loro attitudine alla metamorfosi contestualizzante. Traducendo questa capacità naturale al mutamento nell’ambito delle prassi creative dell’arte, possiamo parlare di creazione per via metonimica e non per via metaforica: il contesto diventa motore creativo. Quindi nulla a che fare con l’imitazione ma, per metterla in gergo di teoria del segno, l’artista si orienta con la bussola di modelli linguistici, semiotici e poetici ispirati direttamente dalla natura.
L’apparire, che costituisce il principio dell’arte visiva stessa, scava qui la sua ragione e il suo principio in una strategia naturale e animale dello scomparire, non farsi vedere, diventare invisibile, per invitare ad una nuova percezione della realtà e riuscire a vivere in un giardino mentale, questione centrale nel percorso di Elvezia Allari da almeno un decennio.
Uno di questi insetti, l’insetto foglia secca, è propriamente detto “con la tiara” (Extatosoma tiaratum) per la particolare foggia della testa che ricorda quel paramento regale sul quale l’artista ha a lungo riflettuto con la serie delle sue «Nobiltà contemporanee». La tiara, che fa da chiave a questo giardino mentale che si sottrae al dominio del visibile, mostra lo scomparire, il dissolvimento del visibile e dei sistemi di potere assordanti che lo strutturano, che vi si combattono e ci soffocano e spesso ci distruggono. L’immagine non coincide più con il visibile. Solo un lieve squarcio, una fulgida screpolatura, un bagliore nelle forme morbide e fluttuanti accenna alla soglia da varcare con piede alato.
Testo critico François Bruzzo
Tiara di Ficus cucita a mano Elvezia Allari
Modella Ester Chilese

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